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al testo di Ivan Pozzoni
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Ferocia e violenza arrivano all’ombra della notte, ti scattano dentro senza farsi annunciare, corrono sui muri imbrattati d’ira, di sudore, corrono in silenzio, e correndo, come bradi bufali tutto istinto, troncano cuori o teste, sradicano amicizie e amori, stralciando il conforto di decidere se ingabbiare il tempo, o esserne ingabbiati.
La furia nera del rottweiler è in me, io che soffro di chi dorme in strada, mi commuovo alle lacrime del lutto, alle urla della madre che ha smarrito un bimbo, redigendo documenti word a nome di chi assapora la sconfitta. La rabbia cieca del rottweiler è in me
La furia nera del rottweiler è in me, dandomi occasione d’essere fragile, in balia d’una conferma di lettura attesa, e attesa, macerandomi nei solchi scavati da dolore e sofferenza, contraccambio di un minuto in cui trionfino sensi d’indocilità.
Il destino di tutti noi, rottweiler, è d’essere ammansiti o addormentati, dopo una vita alla catena dei miti sociali dell’aggressività, e non c’è rimedio ai nostri momenti di follia, se non render l’intera nostra vita folle.
[Il Guastatore, 2012] |
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